Solitamente quando si pensa ad installare una piscina interrata nel proprio immobile, la prima domanda che si pone è: quanto può influire questa scelta sulle tasse da pagare sulla casa?
Iniziamo col dire che il possesso di una piscina non implica di riflesso un incremento delle imposte sulla casa.
Anzi, la realizzazione di una piscina interrata comporta un aumento del valore dell’immobile (tra il 10 – 15% in più) e questo potrebbe essere un investimento nel caso in cui si decidesse di vendere l’abitazione in futuro.
Ciò che comporta l’aumento delle tasse da pagare sull’immobile è la variazione della classe catastale, per cui l’eventuale passaggio di categoria.
Per cui se l’abitazione è già accatastata come “immobile di lusso”, l’aggiunta di una piscina interrata non comporta alcuna variazione.
Se l’immobile non è considerato di lusso, l’installazione di una piscina interrata in alcuni casi può comportare un aumento del valore catastale e quindi incidere sulle tasse da pagare sulla casa, in altri casi invece il valore catastale non aumenta, in quanto non c’è stato alcun salto di categoria catastale.
A regolamentare la definizione ed il passaggio ad abitazione di lusso è il Decreto Ministeriale dei Lavori Pubblici del 2 agosto del 1969 e il più recente Decreto Legislativo 175/2014 con l’articolo 33.
La piscina da sola non modifica la categoria catastale.
L’ultimo Decreto del 2014 definisce case di lusso quelle accatastate nelle seguenti categorie:
Affinché l’immobile rientri automaticamente in una delle sopracitate categorie, la piscina interrata privata dovrebbe avere una superficie dello specchio dell’acqua superiore agli 80 mq.
Quindi, nel caso di abitazione non di lusso con piscina interrata inferiore agli 80 mq, la piscina in questione è considerata vano accessorio indiretto, una pertinenza che non concorre all’aumento di categoria catastale e conta per 1/4 di vano.
P.S. una piscina interrata residenziale con una superficie tra i 30 e i 60 mq è un ottima soluzione per un utilizzo privato confortevole.
Per ulteriore scrupolo, è comunque opportuno verificare che, seppure la piscina interrata sia inferiore agli 80 mq, non siano presenti altre caratteristiche dell’immobile, indicati nel datato D.M. del 1969, che abbinate fra loro possano far scattare il passaggio di categoria.
Quando si realizza una piscina interrata, non è automatica la variazione della classificazione catastale dell’abitazione, bensì è fondamentale valutare anche il contesto urbano nel quale è inserita.
Per sapere con certezza se l’installazione di una piscina interrata influirà a livello fiscale sull’abitazione, è necessario consultare un professionista di urbanistica, che conosca approfonditamente le variazioni al catasto e può effettuare una valutazione.
Ora che hai letto tutto l’articolo e la questione tasse e immobile di lusso ti è più chiara, non aspettare oltre: la tua piscina ti aspetta!
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